Esiste qualcosa di diverso? Un regalo davvero speciale per Natale?
Ne esistono molti; ma sono tanto rari che addirittura non abbiamo le parole per esprimerli. Tu stesso Marco, nel pormi la domanda, hai detto “qualcosa”, cioè “qualche cosa”; come vedi, parliamo ancora di cose… No! No! Se vogliamo davvero per Natale fare un dono “speciale”… sia ben chiaro che non è una “cosa”! Veramente è ora di abbandonare i regali che si comprano!
Per passare a…?
A molto altro, ad atteggiamenti educativi sobri e sinceri, a tranquillità di rapporti, a una famiglia sicura e serena, a…; ma mi rendo conto che sto generalizzando e mettendo troppa carne al fuoco per cui mi limiterò a parlare del dono di “un po’ di tempo” da passare con i nostri figli; l’occasione delle festività natalizie, qualche giorno di ferie ce lo possono indubbiamente consentire. Regalare del tempo ai nostri bambini, è un dono davvero speciale e ne hanno veramente bisogno.
Un po’ più di tempo da passare con loro? Sembra fattibile…
Data la vita frenetica che investe tutti, i ragazzi vivono oggi la maggior parte del loro tempo da soli: i genitori esistono, sì; sono presenti, ma quant’è il tempo che effettivamente passano con i loro bambini, solo per loro, senza aver altro da fare o da pensare? A Natale regaliamo loro un tempo “vero” che va oltre la presenza fisica in casa. Un tempo “speciale” appunto come speciale è il Natale.
A Natale… una “vacanza” dal lavoro, dagli impegni, dalle preoccupazioni per dare tempo ai figli?
Dovrebbe essere un tempo speciale, uno spazio di vacanza dove non esistono interruzioni, telefonini che suonano, impegni di lavoro e neanche – mi sia consentito dirlo – stress per il pranzo di Natale o il cenone di capodanno. Il miglior regalo? Null’altro che noi e i nostri figli.
Ma non è più importante la “qualità” del tempo che passiamo coi bambini che la “quantità”?
No, cioè sì, lo abbiamo detto più volte…; ma a Natale bisogna creare altre occasioni per stare insieme e per molto tempo. A Natale non vale l’alibi della “qualità”; a Natale vogliamo che il tempo trascorso con loro sia abbondante, anche quantitativamente. E per far questo occorre aumentare a dismisura le occasioni per stare insieme, per vivere lo spirito del Natale, per goderselo e sentirlo.
Occorre creare occasioni, quali ad esempio?
Partiamo dalle più importanti. La liturgia ci offre una vastissima gamma di proposte altamente educative: dalla costruzione del presepio in casa, alla visita a quello della parrocchia; dalla preparazione al Sacramento della “riconciliazione”, alla partecipazione alle celebrazioni natalizie; dalla grande veglia la vigila di Natale; al momento della Messa di mezzanotte. Cogliamo con calma la grandezza di questi momenti e viviamoli davvero con intensità insieme con chi amiamo.
Ma non è negativo godere anche di altri momenti indubbiamente più prosaici, ma non meno importanti che uniti a quelli suddetti faranno del Natale un periodo indimenticabile.
Partendo dal Natale si può cementare ed estendere il rapporto di armonia con figli?
Sì, è proprio partendo dal Natale che possiamo ripartire a ricostruire le basi della nostra genitorialità. Ci si lamenta del fatto che i ragazzi si chiudono in se stessi e non ci raccontano nulla, in realtà spesso lo fanno perché ci sentono lontani, distratti, impegnati sì, ma per altro e per altri. Allora rallentiamo e troviamo lo spazio per lasciare da parte il resto e per stare con loro. Dal lavoro al bucato, dagli interessi agli impegni, tutto può essere per il momento diluito se non dimenticato; insomma quando siamo con loro in questo “tempo speciale che è il Natale” possiamo essere nel presente e presenti, lasciamo tutto il resto fuori: una strategia che gratifica e rilassa molto anche noi adulti.
Oltre quanto hai detto prima circa la “spiritualità del Natale” c’è altro che si può fare per stare insieme e intensificare il rapporto genitori-figli?
Indubbiamente. Con tutti, grandi e piccini, ci si può concedere una pausa giocando. Può essere un classico gioco da tavolo; per esempio perché dopo cena invece della solita tv non coinvolgerli in una vecchia ma sempre divertente partita a oca, a dama, o alla tombola, o a domino, o a carte?
E se io volessi fare con mio figlio una partita con la Playstation, sarei un cattivo genitore?
No, per niente, avresti molto da imparare sia sui giochi tecnologici, sia su tuo figlio.
Con gli adolescenti però sarà dura…
Perché pensiamo che abbiamo meno bisogno dei genitori, perché fatichiamo a essere creativi, perché sembrano sfuggirci, ed è vero. Ma noi possiamo lo stesso essere propositivi nei loro confronti.
Suggerimenti pratici?
Ma che so, oggi va di gran moda, tra genitori e figli, andare in palestra insieme; fare, insieme con mamma e papà, mezz’ora di footing al parco o una bella nuotata in piscina; ma anche – e vanno benissimo – una passeggiata tra i boschi o in campagna, una gita concordata con i compagni, ecc. Sono “regali speciali” che possiamo farci a Natale, sono salutari per il fisico e per la mente.
E in quei momenti preziosi, quando siamo con i nostri figli partecipi alle sacre liturgie natalizie; ma anche quando siamo tranquilli in casa o insieme fuori per l’esercizio fisico si eleva l’amina, si libera la mente e si costruisce un rapporto familiare più profondo.