Siamo veramente in difficoltà quando guardiamo ai nostri figli e ci chiediamo come sarà la loro vita. Vediamo il modello che propone la società, vediamo quello della tivù, vediamo quello dei giornali, delle riviste, dei social, eccetera, e noi genitori non possiamo che concludere chiedendoci: «Chi li salverà, i nostri figli, dall’effimero, dal vacuo, dal fallimentare?». Davanti a questa domanda, sempre di più mi vado convincendo che è la famiglia l’istituzione destinata a raccogliere la sfida, ad assumere un ruolo fondamentale per garantire ora più di ieri la formazione delle nuove generazioni; che la famiglia non solo ci salverà da questa difficile crisi economica; ma soprattutto ci salverà dal disastro educativo. Sono propenso a pensare che l’educazione dei figli stia tornando – forse più per necessità che per virtù – nelle mani dei genitori, consapevoli del fatto che i loro modelli sono quelli che determineranno la vita dei figli. Sono ancora le nostre famiglie che propongono sani principi. A queste scarsamente i miraggi della società debole potranno contendere il “primato educativo”. Conosco l’obiezione che si fonda sul dato reale che ognuno di noi è consapevole delle carenze della propria famiglia, degli ostacoli che incontra, dei problemi che in essa si vivono, magari dovuti al tran-tran quotidiano che non lascia respiro, a difficoltà di rapporto od economiche, ecc.; ma anche nelle difficoltà, se le famiglie assumeranno pienamente il loro ruolo educativo, il risultato ci sarà. È, pertanto, alla famiglia che dobbiamo, come educatori, rivolgere le nostre attenzioni: perché lì ci sono ancora gli ideali per i quali vale la pena di lottare anche se sono acquisiti gradualmente e mai totalmente; sicuri che ogni coppia, nella sua azione familiare, può fare della sua vita un capolavoro; sicuri che Dio ha su ogni famiglia uno specifico, stupendo “Progetto d’amore” … bellissimo, unico. Una famiglia, dunque, vista nella sua integrità, non secondo punti di vista, anche positivi, ma sempre settoriali. E se proprio vogliamo mettere un aggettivo alla parola famiglia… diciamo che questa è la “famiglia integrale”, dove ogni aspetto della vita: affettivo, emotivo, spirituale, individuale, sociale, ecc., ha un suo specifico, irrepetibile ed univoco valore. Questa famiglia può e deve essere il centro di tutte le attenzioni che l’attuale “emergenza educativa” richiede, nessun altro!