Rivendicano autonomia, fiducia, libertà; ma che cosa, veramente, “si aspettano” che noi genitori facciamo? Si aspettano, come cosa normale, che noi prendiamo delle decisioni, diamo delle regole, poniamo delle limitazioni! Le vogliono, anche se le contestano, perché la “fermezza” del genitore è garanzia che non saranno travolti dai loro stessi impulsi, dalle loro trasgressioni, intemperanze o eccessi, da quanto sembra desiderabile anche se non lecito.
In fondo in fondo vedono come giusto il fatto che i genitori stabiliscano i principi che regolano la vita di famiglia, gli orari della medesima e pretendano che siano rispettati.
Ritengono compito degli educatori indirizzarli a comportamenti buoni in società, ad avere con coetanei, amici ed adulti rapporti positivi, cordiali e sinceri.
Ci riconoscono il diritto di rimproverarli quando si comportano male, e gradiscono – non dimentichiamolo – le nostre lodi, quando fanno bene.
Capiscono i genitori che si oppongano a tutti i comportamenti a rischio, che vietano loro di fumare non consentendo l’avvicinamento ad un killer, la sigaretta, che uccide 75.000 persone all’anno in Italia.
Si dicono d’accordo con noi quando auspichiamo tolleranza zero nei riguardi delle droghe tutte, perché sanno, se riflettono un attimo, che la frase io smetto quando voglio è una grande menzogna. Come sanno benissimo che l’alcol fa male e concordano nell’intimo con i genitori che agiscono, con tutti i mezzi che hanno, per impedire loro di fare la fine delle 25.000 persone (sempre in Italia) che ogni anno sono vittime del vizio di bere.
E si potrebbero fare molti altri esempi… Certo, pur sapendo che le regole proposte sono sensate e buone, finiranno qualche volta per violarle, ma non mancherà la consapevolezza di un comportamento non conforme a quello che è il loro bene e quindi vivranno un senso di colpa che sarà di buon aiuto per evitare in futuro nuovi errori. Molto importante è che le regole ed i divieti siano acquisiti da tempo e non costituiscano un nuovo onere stabilito con l’adolescenza dei figli. Ad esempio nelle famiglie in cui tutti prima di uscire dicono dove vanno, con chi vanno e a che ora tornano (e questo da sempre) l’adolescente spontaneamente seguirà la prassi famigliare e comprenderà, l’insistenza del genitore che vuole informazioni chiare a tal proposito. Quando sono veramente sinceri, questo “si aspettano” da noi. È nostro dovere rispondere.