Regole di famiglia

  

I genitori hanno la responsabilità, di fissare limiti adeguati ai loro bambini, non foss’altro che per la necessità di proteggerli, di educarli, di insegnare in famiglia e fuori comportamenti civili e rispettosi, ma è veramente difficile discernere quello su cui occorre essere inamovibili e ciò che può essere lasciato alla libera iniziativa dei bambini…

L’equilibrio si ottiene – a mio avviso – applicando i principi della pedagogia preventiva e mi spiego: è necessario distinguere anticipatamente tra “regole di famiglia” e azioni gestibili liberamente pur nell’ambito del saper vivere civile in casa, in famiglia e in società. Stabilito che un comportamento rientra in una delle due suddette categorie le nostre risposte educative diventeranno chiare, sicure, costanti nel tempo, con un guadagno immenso per la nostra “autorevolezza” e un altrettanto elevato guadagno per i figli che troveranno in papà e mamma guide sicure, mai contradditorie.

 

Non si corre il rischio di fissare troppe regole?

È un rischio reale e molto pericoloso in quanto l’aumento delle regole produce maggiore difficoltà nel gestirle e minore capacità di farle rispettare.

Se si guarda bene si scopre che la maggior parte dei comportamenti può essere lasciato libero; si scopre che crescendo il nostro bambino, gli interventi regolativi possono costantemente diminuire; che se è libero di decidere come arrivare al risultato non solo non oppone resistenza, ma si sente padrone della situazione e diventa più responsabile.

 

Poche regole, dunque, e molta flessibilità?

Se diamo al nostro bambino molta libertà sulle questioni non fondamentali, risponderà meglio all’esigenza di prendere autonomamente le sue decisioni e di rendersene consapevole; imparerà presto che la vita offre solitamente un certo numero di possibili alternative, ognuna con i suoi vantaggi e svantaggi. Una volta che avrà imparato ad analizzare le scelte possibili e a prevedere i risultati, la tanto auspicata “maturità” può dirsi raggiunta.

 

Per le “regole” però occorrono chiarezza e decisione.

Certo la chiave sta, lo ripeto, nel precisare bene le richieste, con chiarezza e fermezza, non lasciando trapelare alcuna indecisione.

 

Puoi farci un esempio?

Quando si sale in macchina ci si allaccia la cintura di sicurezza, regola semplice chiara facile da far rispettare… ma ci sono mamme che non la applicano.

 

Facile da far rispettare?

Si facile! Se la cintura non è allacciata non si parte. Chi non si vuole allacciare la cintura sta a casa, ma se proprio devo portarti con me, te la allaccio io e basta. Il tutto senza collera (che raggiunge solo il risultato di aumentare la resistenza) ma con calma e decisione.

 

Possiamo, dunque suggerire di compilare la lista degli argomenti sui quali si può trattare e quelli che non ammettono discussioni?

Possiamo – certo – compilare la lista delle regole di famiglia, anche se va sottolineato che “negoziabile” non significa affatto che “va bene tutto”, ma solo che è ammessa una certa flessibilità.

 

Possiamo noi fare ora la lista dei comportamenti “negoziabili” e di quelli che non lo sono?

Sì facciamola, ma mi sia consentito di premettere una frase di don Carlo Gnocchi. Dice il beato: Ogni individuo è un caso a sé stante, con fenomeni propri, con sviluppi assolutamente originali. La natura non si ripete mai. Quindi ricette pedagogiche ad uso universale e medicine per tutti i mali non ve ne sono. Sottolineata l’unicità e l’irripetibilità di ogni essere umano, regole negoziabili possono essere:

come vestirsi (fatti salvi i motivi di salute e di pulizia), preferenze varie, quali amici frequentare, quali sport praticare, come organizzare i propri spazi (fatte salve le esigenze di ordine), come organizzare il proprio tempo libero, come impiegare la propria paghetta, ecc., ecc.

Regole di famiglia:

– prima di uscire di casa si dice con chi e dove si va e a che ora si torna (la ripetizione è utile perché la regola è fondamentale);

– si pranza e si cena tutti insieme all’ora stabilita e con la televisione spenta;

– in casa ci si aiuta perché siamo una famiglia;

– prima il dovere (compiti ad esempio) poi i giochi;

– quando si parla si dice la verità, quando si agisce si tende al bene, al buono, al bello;

– quando si sbaglia si ammette l’errore; noi sappiamo che solo Dio è perfetto (e lo abbiamo già detto a propositi di preferenze nei riguardi dei figli), dunque possiamo sbagliare, e se con il nostro fallo abbiamo danneggiato qualcuno ci scusiamo e cerchiamo di rimediare;

– non si parla male di nessuno, né si fanno allusioni o pettegolezzi;

– in questa casa non si usa mai nessun tipo di violenza, né fisica, né verbale, né psicologica, né morale;

– noi abbiamo scelto un linguaggio pulito.

Ma sicuramente ne mancano molte, indispensabili e che andrebbero messe ai primi posti, a chi legge completare, tenendo presente che le “regole” non dovrebbero essere più di dieci; se sono troppe, infatti, facilitano la trasgressione e poi, molte sono ovvie e con c’è bisogno di scriverle (le citate cinture di sicurezza ad es., l’uso dei medicinali, ecc.).

Faccio notare che le suddette regole interessano tutti i componenti della famiglia e non solo i bambini.

 

È vero! Dunque niente regole solo per i piccoli?

Le regole che riguardano solo i bambini sono antipatiche ed è bene evitarle. Ma – mi chiedo – ci sono davvero norme che vanno rispettate solo fino a una certa età?  La regola rivolta al bambino non vale forse anche per noi? Perché “lui” deve tenere in ordine la cameretta? Tutti lo dobbiamo! Perché “lui” deve rimettere a posto le cose che usa? Tutti le rimettiamo a posto!

Perché “lui” deve lavarsi e denti dopo i pasti? Tutti lo dobbiamo! (Provare per credere: ciò che stabiliamo per i nostri bambini vale per tutta la famiglia e questa è una bella scoperta che aiuta a essere uniti).

 

Ma quando torniamo dal lavoro stanchi a tarda sera, chi ha la volontà e la pazienza di richiedere il rispetto delle regole?

È talmente allettante arrendersi, che ben capisco l’obiezione. Ma prendere molto sul serio le “regole di famiglia”, non solo produrrà risultati straordinariamente positivi sulla maturazione e sulla personalità dei bambini; ma anche ridurrà il nostro stress e ci sentiremo capaci e appagati.