«Mio figlio, ora al primo anno della scuola dell’infanzia, è mancino. Devo obbligarlo ad usare la mano destra? Se continua a far prevalere l’uso della sinistra avrà delle difficoltà quando andrà alla scuola primaria? Il mancinismo è ereditario? Dipende dal cervello?».
Queste e altre domande mi pone la lettera di Gabriella, alla quale mi vien voglia di rispondere: È mancino? E allora? Dove sta il problema? Suo figlio è del tutto normale e lei non lo deve forzare ad usare la destra; ci pensa già il mondo sociale in cui vive fatto di destrimani che hanno ovviamente prodotto strumenti, macchine e oggetti per loro medesimi. L’impiego quotidiano di queste apparecchiature porterà probabilmente suo figlio a usare bene tutte e due le mani e a trasformarlo in un bambino ambidestro. Se ci fossero difficoltà non va dimenticato che esistono in commercio molti oggetti di uso comune adatti (o adattabili) per i mancini (ad esempio il mouse del computer) e addirittura negozi specializzati che propongono le cose più varie, dalle penne alle forbici, dagli strumenti musicali a quelli tecnologici, tutti costruiti per chi usa prevalentemente la sinistra. Le difficoltà nascevano a scuola, tanti anni fa, quando si usavano pennino e calamaio perché il mignolo sinistro finiva per “passare” sulle parole appena scritte e così trascinava l’inchiostro sul quaderno generando grandi macchie; da quando è entrata in uso la penna biro il problema si è molto ridimensionato e oggi è del tutto scomparso data la qualità dell’inchiostro usato. Rimane ancora un fatto, visto che noi scriviamo da sinistra verso destra: la mano scrivente copre parzialmente quello che è stato scritto; questo richiede un po’ più di attenzione e impegno rispetto alla scrittura con la destra e l’adozione di piccoli adattamenti spontanei e facili da attuare. L’ereditarietà? Gli studiosi sostengono che è un fattore “determinante, sebbene non dominante”, quindi: se uno dei coniugi è mancino (ma anche se lo fossero ambedue) non necessariamente avrà figli con la medesima caratteristica; in questo caso però è probabile che ricompaia nei nipoti o pronipoti. Per quanto riguarda le funzioni cerebrali va detto che nei mancini prevale l’emisfero destro. Il nostro cervello, infatti, è composto da due emisferi: il destro ed il sinistro. Il primo – in cui hanno sede emozioni, intuito e creatività – governa le funzioni motorie del lato sinistro del corpo; mentre l’emisfero sinistro – in cui risiedono la razionalità ed il linguaggio – governa la parte destra. Il sinistro è generalmente prevalente rispetto al destro e questo determina la preferenza nell’uso della mano destra nella stragrande maggioranza delle persone. Nel caso dei mancini, invece, la predominanza dell’emisfero destro, fa sì che la mano sinistra risulti la preferita e la più usata. Dati questi fatti (probabile ambidestrismo e predominanza dell’emisfero destro) c’è chi sostiene che il bambino mancino sarà particolarmente abile, creativo e portato ad esprimersi con fantasia e spontaneità. Alla fine, dunque, il figlio della sig.ra Gabriella potrebbe avere qualche opportunità in più rispetto ai coetanei destrimani.