«Il tempo che un bambino piccolo dedica al sonno non deve essere inferiore a 10 ore… Magari fosse così! – scrive una mamma a seguito dell’articolo del mese precedente – la nostra bambina (ora 4 anni compiuti) da sempre non vuole mai andare a letto, fa un’enorme fatica ad addormentarsi e riposa pochissime ore: quattro/cinque per notte. La pediatra, col sorrisetto sulle labbra, ha semplicemente detto: “Non dorme, perché le basta poco per ricaricare le batterie!”. Già, ma le nostre di batterie sono scariche! Mio marito perde la pazienza ed io sono uno straccio… Abbiamo cercato di farla ragionare passando dalla sfera della salute (se il corpo non riposa, si ammala) a quella del rispetto (anche se tu non lo sei, papà e mamma sono stanchi)… Abbiamo anche tentato con le punizioni, i rimproveri, le minacce, i castighi; la bambina mostra un lato del suo carattere davvero preoccupante: sembra si faccia ‘scivolare’ tutto addosso, non risponde, non si offende, non si mortifica, non chiede scusa. Semplicemente sembra dire: “Se io non ho sonno, il problema è vostro”. Le abbiamo provate tutte e non vogliamo ricorrere ai farmaci, che probabilmente in questo caso non servono…».
Che dirvi, cari genitori? Che ha ragione la pediatra: alla bambina bastano poche ore per ricaricarsi! E allora perché ostinarsi a farla dormire più del necessario, con le conseguenze che avete descritto. Evidentemente bisogna trovare una soluzione che consenta a lei di dormire poco e a voi di dormire il necessario. Basta con punizioni, sgridate, minacce o castighi. Iniziate a pensare che lei deve riposarsi solo quel poco che le occorre! Forse volete che vada a letto presto e voi volete restate svegli ancora un poco, se è così semplicemente tenetela con voi (possibilmente a fare qualcosa di diverso che guardare sempre la TV) e andate a letto tutti insieme. Se così non è, si possono cercare altre vie d’uscita! Ad esempio: ditele che può stare sveglia finché vuole senza disturbare (e senza TV, o tablet, o computer). Oppure: la bambina ha una sua cameretta? Ditele che quando voi andate a letto lei può giocare fin che vuole basta che stia in camera (la bambina si coricherà da sola quando vorrà, mentre voi eserciterete un discreto controllo). Se non è in grado di stare da sola in camera, si potrebbero stabilire dei turni per i quali taluni giorni veglierà la mamma, talaltri (ad esempio: il venerdì, sabato e domenica) il papà che presumibilmente nel fine settimana non lavora. Vi chiedo, poi:
– avete verificato come si comporta dopo una giornata di intensa attività fisica, movimento e giochi all’aperto? Magari se è molto stanca si addormenta presto;
– avete provato a portarla dai nonni, zii o parenti per una giornata intera, notte compresa? Che succede? Fa come a casa? Se va meglio qualche volta potrebbe dormire fuori, anche per ridurre i “turni” di mamma e papà;
– l’avete mai fatta alzare molto presto (ad esempio alle 4, magari per partecipare a una gita)? Che è successo? La sera è andata a letto prima? Se così fosse, cominciate a svegliarla all’alba piuttosto che vegliare la sera.
Penso che se ci pensate e partite dal principio che non dovete più costringerla a dormire quando volete voi, ma quando vuole lei, una soluzione la trovate. Auguri carissimi genitori… la vostra bambina vi darà tante gioie!